Tra le tante mete estere alle quali si pensa nel momento in cui si ha intenzione di prenotare una vacanza, la Polonia è senza ombra di dubbio una destinazione ancora sottovalutata, probabilmente poco presa in considerazione se il tasso di interesse nei confronti di questa terra lo rapportiamo ai luoghi straordinari dai quali è caratterizzata. Del resto, parliamo di un Paese caratteristico per la sua natura per lo più incontaminata ed in particolar modo segnato da una profonda storia che ha visto partecipe tutto il genere umano.

Infatti, in Polonia i campi di concentramento da visitare sono molteplici, anche se su tutti spiccano sicuramente quelli di Auschwitz-Birkenau e Majdanek. Tuttavia, prima di approfondire il tema legato allo storia di questa nazione, occorre sottolineare i paesaggi meravigliosi e perfetti per gli amanti dell’aria aperta, i quali potrebbero sentirsi come se fossero stati catapultati direttamente all’interno di una fiaba. Insomma, quando parliamo della Polonia, situata proprio nel cuore dell’Europa, parliamo di un vero e proprio luogo paradisiaco.

Tra laghi e montagne: un percorso nel bel mezzo della natura polacca

Tra le attrazioni naturali più in voga e più apprezzate del Paese, che non hanno nulla da invidiare ad altre meraviglie naturali come quelle negli USA, tanto per citarne alcune, rientrano sicuramente le montagne Tatra, che nascono in Malopolska, il cui capoluogo, ovvero Cracovia, è uno dei gioielli più preziosi di tutta la Polonia. Qui i visitatori possono cimentarsi in attività di trekking a dir poco indimenticabili, in una zona nella quale si respira aria pulita e un’atmosfera paradisiaca. Ogni singolo passo in avanti, infatti, avvicina il visitatore alle splendide vette di queste montagne, dalle quali si può osservare ed ammirare un panorama assolutamente mozzafiato.

Tuttavia, le montagne Tatra non sono di certo l’unica chicca di questa terra. Non possiamo non menzionare in questo senso la regione di Varmia e Masuria, nota ai più anche come la terra dai mille laghi. Il nome non è un caso, proprio perché passeggiando in quest’area ci sarà la possibilità di restare a dir poco incantati dalla bellezza e dalla maestosità di questi laghi trasparenti e cristallini. Vi sembrerà di essere lontano da tutto e da tutti, dal caos della metropoli. Immersi nel verde, in mezzo alla natura e alla vegetazione, questi luoghi sono una cura efficace allo stress. Si tratta del posto ideale per staccare la spina e per rilassarsi.

In questo breve elenco di meraviglie naturali della Polonia, però, non possiamo assolutamente dimenticare i suoi 23 parchi nazionali, tra i quali rientra il Parco Nazionale Białowieża, il più noto tra tutti. Quest’ultimo, infatti, nominato Patrimonio dell’Unesco, ha l’onore di ospitare l’ultimo branco di bisonti europei rimasti sulla faccia della Terra. Spostandoci verso la parte settentrionale del Paese, invece, potremo raggiungere il Parco Nazionale di Slowinski, nella regione Pomerania, dove c’è l’opportunità di ammirare le dune di sabbia in movimento.

Auschwitz-Birkenau e Majdanek: pagine buie della storia della Polonia

Se da una parte la Polonia nasconde dei gioielli straordinari e preziosi, dei quali vi abbiamo accennato qualcosa, dall’altra questo Paese si porta dietro ancora delle pagine di storia buie ed oscure, che hanno segnato, tra l’altro, l’intero genere umano. Parliamo, ad esempio, del Museo di Auschwitz e dei campi di concentramento di Birkenau, che ancora oggi rappresentano delle testimonianze fondamentali per quanto concerne un pezzo tragico della storia dell’umanità.

Come dichiarato dal nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si tratta di immensi cimiteri senza tombe. Per quanto possa essere difficile dal punto di vista emotivo visitarli, è importante trovare il coraggio di varcare quelle soglie e di comprendere appieno la crudeltà che ha rivestito quell’epoca, quella della Seconda Guerra Mondiale.

Il Museo di Auschwitz, dichiarato patrimonio culturale dell’UNESCO nel 1979, e i resti del Campo di Concentramento di Birkenau sono situati nella cittadina di Oświęcim, nei pressi delle rive del fiume Vistola nel Voivodato della Piccola Polonia. Il luogo colpisce già prima dell’ingresso, dove si trova la scritta “Arbeit Macht Frei” (il lavoro rende liberi). Questa dicitura si trovava anche in altri campi di concentramento, dove i deportati erano costretti a lavorare in condizioni a dir poco disumane.

A colpire particolarmente sono anche le varie fotografie dei prigionieri che si trovano lungo i corridoi, si tratta senza ombra di dubbio di immagini che raffigurano perfettamente la desolazione e la sofferenza di ognuno di loro. Il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau è il più grande e il più famoso dei campi nazisti, ma un altro da dover visitare è sicuramente quello di Majdanek.

Quest’ultimo, infatti, situato nella periferia di Lublino, è uno dei campi conservati meglio, tanto che è rimasto identico a com’era stato lasciato poco prima della fuga dei nazisti. Con una superficie di 270 ettari, 108 baracche per i prigionieri e 18 torri di guardia, l’aspetto più straziante del campo di Majdanek è l’odore del cuoio, un odore stantio che proviene direttamente dalle grandi gabbie di ferro posizionate proprio al centro e contenenti tantissime scarpe dei vari prigionieri.